a - la lunga Via delle DolomitiCalalzo di Cadore, Pieve di Cadore, Cortina d'Ampezzo, Cimabanche, Dobbiaco |
Scesi dal treno a Calalzo, si può partire alla volta di Cortina. La pista ciclabile parte, verso sud, dal piazzale della stazione. Un largo giro nel bosco, con belle visioni sul lago di Centro Cadore, e si giunge a Pieve di Cadore, meritevole di visita. La pista ciclabile corre senza intoppi passando sul vecchio viadotto ferroviario di Tai e prosegue dapprima sulla destra idrografica del Boite, per poi attraversare la statale e correre sulla sinistra idrografica. Si passano alcune gallerie (illuminate) e le visioni si fanno via via più grandiose: dal Sassolungo di Cibiana al Pelmo all'impressionante Antelao (m.3.263), la seconda cima più alta delle Dolomiti. La pista è ora completa anche nel tratto dove prima si doveva percorrere la statale, ma questo richiede una deviazione con la discesa (e risalita...) al fondo di una valletta. Si corre piacevolmente alla volta di Borca e San Vito di Cadore. Attraversata la grande frana di San Vito, sotto la Croda Marciora (Sorapiss), si può scegliere la via più breve e facile, ma lungo la statale (sede stradale molto larga), oppure scendere al fondo del Boite lungo la pista ciclabile (a tratti sterrata). Da Cortina, al piazzale corriere (ex stazione treni) si parte alla volta di Cimabanche, il facile valico stradale superato percorrendo il sedime (sterrato molto buono) della ex ferrovia, con pendenza costante e molto contenuta. Un paio di gallerie ed uno spettacolare ponte (originale in ferro) per il ristoro sul bel valico di Cimabanche. Naturalmente, lungo tutta la tratta, le visioni dolomitiche sono spettacolari. Da Cimabanche la discesa lungo la statale è veloce e piacevolissima, lungo la ex ferrovia altrettanto bella ma il fondo sterrato è, a tratti, un po' difficoltoso. Inevitabile la sosta nei pressi del lago di Landro dove si apre una finestra con spettacolare e classica visione sulle Tre Cime di Lavaredo. Altro imperdibile luogo di sosta è Dobbiaco. |
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b - pista ciclabile della Val PusteriaDobbiaco, Villabassa, Monguelfo, Valdaora, Brunico, Vandoies, Rio Pusteria, Novacella, Bressanone |
Da Dobbiaco a Brunico a Rio Pusteria si scende lungo la Val Pusteria.
Non illudiamoci di trovare solamente discesa, è un continuo saliscendi con strappi anche abbastanza duri. Una pedalata molto nervosa, fatta di continui cambiamenti di ritmo, piccoli incroci, continue curve e controcurve, il tutto entusiasmante per l'allenato, un po' più tribolato per il principiante. I luoghi attraversati sono indimenticabili, i paesaggi meravigliosi quasi irreali. Dobbiaco, Villabassa, Valdoaora e Brunico dove d'obbligo è la visita al centro storico. Ed ancora San Lorenzo di Sebato, Vandoies per giungere al suggestivo castello di Chiusa di Val Pusteria che preannuncia l'arrivo a Rio Pusteria. Oltre Rio, dopo una breve salita nel bosco, si scende alla volta degli svincoli stradali per Bressanone. Anziché seguire le indicazioni ciclabili per Fortezza (comunque interessante da vedere la grande fortezza), conviene scendere direttamente, e molto velocemente, alla volta di Novacella e Bressanone. Nemmeno per la straordinaria Abbazia di Novacella e per il centro storico di Bressanone servono commenti! |
c - Cps, Ciclopista del Sole lungo il fiume IsarcoBressanone, Chiusa, Ponte Gardena, Bolzano |
Questo tratto è molto facile e piacevole, praticamente tutto su pista ciclabile protetta. Dal centro di Bressanone si ritorna sull'argine dell'Isarco e si prosegue lungo l'evidente ciclabile dietro i plessi scolastici e gli impianti sportivi. Dopo Chiusa si transita sulla vecchia sede della ferrovia del Brennero. Ci sono alcune gallerie illuminate, non vi sono problemi e tutto il percorso è su asfalto. Lungo il percorso della stretta valle Isarco si possono notare numerosi castelli. |
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d - Cps, Ciclopista del Sole - pista ciclabile dell'AdigeBolzano, Laives, Ora, San Michele all'Adige, Lavis, Trento |
Bolzano è città molto ciclabile, biciclette e ciclisti dappertutto. Si giunge, sempre per piste ciclabili, alla confluenza tra Isarco e Adige, nei pressi degli impianti sportivi. Praticamente si prosegue sempre diritti per la ciclabile lungo l'argine, ora dell'Adige, numerose le segnalazioni per Trento. E' tutta una serie di rettilinei in leggera discesa, molti i ciclisti (anche locali) che sfrecciano a velocità sostenuta. E' la zona dei vigneti e delle coltivazioni di mele, che monopolizzano il paesaggio. La pedalata è sempre tranquilla, tutta asfaltata e tutta su pista ciclabile, ogni poche centinaia di metri si trovano panchine, tavoli, fontanelle d'acqua, zone alberate e attrezzate per il ciclista. Solo verso Lavis vi è un giro un po' vizioso per evitare la foce dell'Avisio, che si attraversa su apposito ponte ciclo-pedonale agganciato al ponte della statale. Si arriva a Trento, dietro la stazione ferroviaria, sempre su pista ciclabile. |
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e - collegamento Trento-CaldonazzoTrento, valico di Vigolo Vattaro, Caldonazzo |
Tratto di collegamento un po' impegnativo, sia per la salita di circa 8 chilometri di 500 m. di dislivello con pendenza max al 10% e sia perché è su strada provinciale con traffico promiscuo. La strada parte alla periferia sud-est di Trento (qualche indicazione Vicenza) ed inizia subito con le rampe più decise. Il traffico, normalmente, non è molto intenso (anche qualche minuto senza auto), tuttavia la bellezza della strada e le curve morbide e poco pericolose sono un invito a correre per automobilisti e motociclisti. Molto bello il piccolo altopiano di Vigolo Vattaro, spettacolari le vedute verso la Valsugana con in evidenza i sottostanti laghi di Levico e Caldonazzo. Un bel discesone con curvoni molto ampi e velocemente si giunge a Caldonazzo (stazione treno molto frequentata da treno+bici). Proseguire fino nei pressi dell'emissario del lago, il neo-nato fiume Brenta, dove inizia la pista ciclabile della Valsugana. |
f - pista ciclabile della Valsugana e itinerario ciclabile del BrentaCaldonazzo, Borgo Valsugana, Tezze Valsugana, Primolano, Cismon del Grappa, Valstagna, Oliero, Bassano del Grappa |
Quella della Valsugana è, ciclisticamente, una delle più belle in assoluto tra le piste ciclabili. Lasciata la stazione ferroviaria di Caldonazzo, la pista ciclabile, sempre su sede autonoma, corre piacevolissima nelle bellissime campagne e coltivazioni di mele. I saliscendi sono molto contenuti, la pedalata entusiasmante, il paesaggio sempre stupendo e si raggiunge la bellissima cittadina di Borgo Valsugana, la 'capitale' di questa importante valle. La visita è obbligatoria. Si prosegue alla volta degli impianti sportivi (qualche dubbio di orientamento, seguire segnalazioni impianti verso sud-est) dove si riprende la pista ciclabile lasciando Borgo con negli occhi la straordinaria veduta di Castel Telvana. Ancora meleti, pista ciclabile perfetta e la valle che via via si stringe sempre più. Si passa per la suggestiva sorgente della Grotta Bigonta, ancora diversi facili saliscendi e si giunge agli imponenti svincoli di Primolano. Da qui se si vuole raggiungere Belluno si lascia la Valsugana alla volta delle Scale di Primolano. Tenendo la pista ciclabile si attraversa l'impressionante forra del Covolo di Butistone, una grotta-castello con millenni di storia, per giungere al ristorante 'Cornale', una specie di 'casello' sempre frequentatissimo di ciclisti. Da qui a Bassano del Grappa, passando per Valstagna, si percorre la strada (traffico promiscuo) della destra Brenta, sempre molto interessante, passando anche per le località di Ponte Subiolo e Oliero, due grandi sifoni-sorgenti molto noti. L'arrivo è allo scenografico romanticissimo Ponte di Bassano, altro luogo per il quale non servono commenti. |
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g - itinerario ciclabile della Valbelluna, dalla Valsugana a Feltre e a BellunoPrimolano, Arsié, Fonzaso, Feltre, Cesiomaggiore, Sospirolo, Certosa di Vedana, Belluno |
Solo qualche tratto è su pista ciclabile, ma il percorso promiscuo non pone problemi essendo su strade poco o nulla trafficate. Dagli evidenti svincoli di Primolano (prima della stretta del Butistone, Cornale), si sale al cavalcavia alla volta del centro del paese per imboccare la famosissima storica salita delle 'Scale di Primolano'. Una salita da non temere, molto spettacolare paesaggisticamente. Si prosegue alla volta di Arsié, poco il traffico ora transitante per la lunga galleria. Oltre Arsié si passa la superstrada e si svolta esternamente alla galleria alla volta di Agana, del ponte di Frassené e di Fonzaso. Ora si prosegue per Feltre, qualche difficoltà in località Santa Lucia e poi la strada per Mugnai e la pista ciclabile (un po' disastrata) per Feltre. Lasciata l'incantevole Feltre si tratta di percorrere tutta la pedemontana di Cesiomaggiore, leggermente trafficata tuttavia bellissima, con numerosi saliscendi. Oltre Cesiomaggiore si è già a metà Valbelluna e le vedute sulla valle sono molto ampie tra le varie bellissime frazioni di Sospirolo. Superata la depressione della Valle di Mis si giunge alla famosa Certosa di Vedana, poi si supera il Cordevole a Ponte Mas. Recuperata la provinciale per Belluno, passando per Casoni-Orzes con tranquilla pedalata si giunge al bellissimo capoluogo. |
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grande giro cicloturistico attorno alle Dolomiti | ||
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percorso ciclabile Calalzo di Cadore, Cortina d'Ampezzo, Dobbiaco, Brunico, Rio Pusteria, Novacella, Bressanone, Bolzano, Trento, Caldonazzo, Borgo Valsugana, Cismon del Grappa, Feltre, Belluno, Bassano del Grappa | ||
dove | Valle del Boite (Belluno), Val Pusteria e Valle Isarco (Bolzano), Val d'Adige (Bolzano, Trento), Valsugana (Trento, Vicenza), Valbelluna (Belluno) | |
motivi | paesaggistici naturalistici, artistici storici | |
treno+bici | Calalzo di Cadore, Dobbiaco, Brunico, Bressanone, Bolzano, Trento, Caldonazzo, Borgo Valsugana, Cismon del Grappa, Feltre, Belluno, Bassano del Grappa - e in numerose altre stazioni locali lungo il percorso | |
lunghezza | complessivamente circa 360 km se si esce a Bassano del Grappa o quasi 400 km se si arriva a Belluno | |
dislivello | circa 2.000 m. (fino a Belluno), compresi i numerosissimi saliscendi | |
quota max | m.1.545 al valico di Cimabanche (Cortina-Dobbiaco) | |
tempi | 5-7 giorni complessivamente | |
orientamento | facile | |
quando | dalla tarda primavera all'autunno inoltrato, periodo migliore settembre per il minor affollamento anche se le giornate sono più brevi | |
difficoltà | tecnicamente facile, impegno a seconda del chilometraggio e della preparazione atletica, comunque per pedalatori con un minimo di esperienza cicloturistica di più giorni e lunghe distanze | |
vento | tipicamente il vento nelle valli alpine soffia da nord a sud il primo mattino e da sud a nord dalla mattinata al pomeriggio | |
bicicletta | bici specialistica da cicloturismo attrezzata con portapacchi e borse, mountain bike o buona citybike | |
carrettino portabimbi | si può fare ma è molto impegnativo, alcuni tratti in Val Pusteria sono pesanti per i continui saliscendi ripidi, dura e pericolosa la salita da Trento a Vigolo Vattaro per la strada promiscua mediamente trafficata | |
logistica | lungo il percorso numerosissimi bar/ristoranti, bed-breakfast, alberghetti MagicoVeneto non fornisce informazioni pubblicitarie, rivolgersi agli Enti Promozione Turismo, ProLoco, ecc. | |
ricognizione | Gianni e Fabio, settembre 2010 | |
download | traccia Gps e Google/Earth del il giro cicloturistico attorno alle Dolomiti | |
bibliografia cicloturismo mountain bike: Dolomiti Veneto Alto Adige Trentino | ||
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titolo | autore | edizione |
Cicloturismo tra le Dolomiti | Gianni Pasquale | 2021 - Editoriale Programma Treviso |
Val Pusteria Piste Ciclabili | A.Fiorin | 2007 - Ediciclo Edizioni |
Trentino - Piste ciclabili e itinerari Mtb | autori vari | 2006 - Kompass Edizioni |
Ciclopista del Sole - Dal Brennero al lago di Garda e Verona | C.Pedroni | 2006 - Ediciclo Edizioni |
Ciclovia del Brenta | P.Perini, S.Malvestio | Ediciclo Edizioni |
Pista Ciclopedonale della Valsugana | autori vari + Dvd | Belle Epoque Edizioni |
Guida alle Piste Ciclabili in Trentino | A.Cavazzani | Euroedit Trento |
cartografia cicloturismo mountain bike: Dolomiti Veneto Alto Adige Trentino | ||
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titolo | editore | scala |
Dolomiti | Touring Club Italiano | 1:200.000 |
Trentino in bicicletta | atlante cicloturistico in 120 mappe | 2008 - Ediciclo - Portogruaro |