
Spesso si sente discutere, anche in trasmissioni 'intellettuali' nazionali di emittenti radio-televisive pubbliche, su
quale sia il 'dialetto' Veneto di riferimento (attenzione
MAI si parla di lingua veneta), nel senso che si fanno sottili distinzioni 'colte' se per dialetto veneto s'intenda il veneziano 'di Venezia' o il veneziano orientale e di terraferma, il veronese, il vicentino, il bellunese-cadorino bellunese-trevigiano, il polesano-rovigoto o il diffusissimo 'centrale' padovano-euganeo-valsuganotto.
Questi discorsi di 'colto' hanno poco o nulla perché incorrono nel più grave degli errori possibili: non evidenziano dalle fondamenta cosa sia e cosa significhi Lingua veneta.
I dialetti delle varie zone linguistiche venete (spesso, ma non sempre, corrispondenti alle Diocesi almeno nelle loro accezioni pre-napoleoniche) sono effettivamente dei dialetti, ma
non dialetti dell'italiano, bensì
dialetti della Lingua Veneta, la lingua che proviene dai
Veneti antichi.
A questo si devono aggiungere (con relativi loro dialetti) la
Lingua Friulana, la
Lingua Slovena e la
Lingua Ladina, con le quali oltretutto vi sono numerose affinità e interazioni, e le
minoranze linguistiche (Cimbri altipiani/lessini, Sappada-Sauris, Tedesco, Croato, ecc.) che sotto la Serenissima hanno sempre goduto di grande rispetto.
Ricordiamolo: la lingua veneta fu lingua internazionale per oltre un millennio, lingua delle marinerie mondiali (molti termini ancora usati nella navigazione provengono dal veneto), lingua dell'arte, del teatro e della musica, lingua 'franca' della diplomazia internazionale.
Vale a dire una specie di inglese attuale!
La lingua veneta proviene da parlate pre-latine con radici preistoriche negli
Euganei, Enetoi o Heneti/Atestini, Celti e Galli, rafforzata da apporti medio-orientali e della civiltà etrusca, dalla quale è stata codificata la scrittura (dapprima alla rovescia da destra a sinistra e poi latinizzata).
La lingua veneta ha contribuito con apporti determinanti al latino (non viceversa) e alla diffusione dell'impero romano, si pensi per esempio allo spagnolo che ha molto del veneto più che del latino (dovuto alle centuriazioni concesse ai legionari veterani -veneti- che vi si insediarono, a riprova che 'il latino' era una lingua più teorica e ufficiale che veramente parlata).
Nel 'buio' medioevo vi sono stati apporti importanti e rivitalizzanti dalle parlate delle popolazioni 'barbare' (che significa straniere, non incolte, Attila era coltissimo e parlava correntemente numerose lingue) dalle quali risalgono numerosissimi termini ancora in uso.
La lingua veneta è stata la
lingua ufficiale di uno
stato cardine nella storia europea per oltre un millennio, dalla caduta dell'impero romano agli sciagurati sconvolgimenti napoleonici, la
Veneta Serenisima Republica, uno stato che ha avuto vita più lunga dello stesso impero romano.
Una lingua che merita ben altro rispetto.
Una delle lingue che ha contribuito in maniera fondamentale a plasmare l'italiano attuale che deriva parzialmente dal latino, ma soprattutto deriva della somma delle tre macro-aree linguistiche quali il veneto, il toscano e la lingua meridionale e apporti di altre minoranze linguistiche.
Parla en lengoa Veneta, no state vergognar!
La
lengoa Veneta non è il dialetto semiserio delle serve, delle balie o del rustico ignorante, come per troppi anni ci è stato fatto credere con una operazione di sistematica distruzione culturale che proprio nella lingua (non a caso) ha il suo punto focale.
In questo sito la maggior parte del testo è in italiano.
E' una scelta voluta in quanto si ritiene l'italiano di più facile lettura e, pragmaticamente, attuale lingua 'franca' per tutte le persone, venete e italiane, a cui si rivolge.
MagicoVeneto non si trastulla negli allori, ma non dimentica la storia.
Chiede preventivamente scusa per eventuali imprecisioni ed errori, per i quali è gradita la segnalazione.
MagicoVeneto rispetta l'italiano come lingua 'attuale' degli italiani e dei veneti, ma
chiede 'dignità' per la Lingua veneta, la Lingua friulana, la Lingua ladina.
Perché
è una lingua con almeno cinque millenni di storia ed è la lingua che ancora parliamo correntemente.
In questi ultimi anni si sono fatti, da parte di associazioni linguistiche e culturali, grossi passi in avanti prima di tutto nel riconoscimento della lingua e poi nella definizione stessa della lingua e dei segni per poterla scrivere correttamente.